La copia nella moda è un tema complesso e controverso, è necessario distinguere tra le diverse sfaccettature di termini come copia, ispirazione e plagio.

Le imitazioni hanno fatto parte del panorama commerciale, spesso portando a conflitti legali e dibattiti sull’etica e l’originalità nel settore. La diffusione dei modelli più economici attraverso copie e modifiche è parte del sistema industriale e artigianale, rappresentando una delle prime forme di design diffuso.

La copia nella moda può rendere il lusso accessibile, ma è l’originalità che dà valore e significato al design. Nel corso della storia, le case di moda hanno cercato di proteggere i loro design e le loro creazioni attraverso leggi sul copyright e marchi registrati. Tuttavia, la moda è un’arte effimera e soggetta a cambiamenti rapidi, il che rende difficile applicare le leggi sulla proprietà intellettuale in modo efficace.

Alumnus del Politecnico di Milano, Alessandro Manzi è Creative Director e partner delle agenzie K-448 e Arebour. Nella sua esperienza ha sviluppato prodotti e idee creative per aziende internazionali come Marella, Aspesi, Prada, Gucci, Max Mara Group, Msgm, Duvetica, Poltrona Frau, Spotti, Le Sirenuse, Mantero & Silversea. Professore di Fashion Design per Naba – Nuova Accademia Belle Arti Milano, Politecnico di Milano, Poli.Design Master, MFI, DOMUS Academy, IED e altri istituti internazionali. Come ricercatore è parte del collettivo “FIP-Fashion in process” del Politecnico di Milano. I suoi studi sono focalizzati su i Design Research Methods connessi alle Teorie del Post-Coloniale e del Design Sostenibile.